lunedì 11 febbraio 2013

Bambini e diritti, tra Unicef e Amnesty


Se c'è una cosa che non manca in campagna elettorale sono gli appelli e le petizioni proposte ai candidati. Ieri ho letto e firmato quello originale dell'Unicef che chiedeva un... voto per i bambini, e l'agenda in 10 punti di Amnesty sui diritti umani.
Pareva facile, solo al nome di Unicef e Amnesty, a parlare di bambini e di diritti, t'immagini che siamo tutti d'accordo: chi può essere contro? Chi volere male ai bambini o non rispettare i diritti umani.
Invece no, invece anche per prendere posizione su argomenti così all'apparenza universali, serve una scelta di campo precisa.
I primo dei tre punti che ho votato per l'Unicef chiede di non escludere nessuno, proteggendo dalla povertà, cosa che richiede politiche sociali, di redistribuzione della ricchezza e di equità che non sono state certo il patrimonio né del governo Monti né di quello Berlusconi.
Il secondo punto chiede che non ci sia discriminazione per la cittadinanza. Il nostro candidato premier Pierluigi Bersani ha detto più volte che il primo provvedimento del nostro governo sarà per realizzare lo ius soli: chi nasce in Italia è italiano. Un passo concreto in quella direzione. Al quale altri si oppongono o sul quale tacciono per opportunismo.
Il terzo punto è quello di una scuola di qualità per tutti. Dove quel "per tutti" non può che attenere a una scuola pubblica, da rendere ancor più di qualità. Il contrario di chi dà contributi crescenti alle scuole private (anche Monti, sì anche Monti) e vagheggia le scuole migliori per qualcuno che se lo può permettere e quelle meno buone per tutti.
I dieci punti di Amnesty parlano di diritti umani (Nichi Vendola ha già firmato, Pierluigi Bersani ha annunciato l'adesione) sono ancor più dirimenti. Là dove chiedono di fermare il femminicidio (noi ci abbiamo messo la faccia oltre che la firma), di introdurre il reato di tortura senza che questo leda la fiducia nella forze dell'ordine anzi la aumenti nella certezza della punizione dei comportamenti illegali, ma ancor più la protezione dei rifugiati e di por fine alla criminalizzazione dei migranti operata nell'ultimo decennio dal centrodestra, così come combattere l'omofobia (anche quando... si manifesti in parlamentari del calibro di Giovanardi).
Ho votato per i bambini con l'Unicef e sottoscritto l'agenda di Amnesty con la certezza che se sarò eletta sosterrò quegli impegni, perché già fanno parte del mio impegno politico quotidiano.

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