Le donne italiane
pagano oggi il prezzo più duro della crisi e di una politica fatta
dagli uomini solo per gli uomini. Il lavoro produttivo e riproduttivo
delle donne è un valore per tutti e per uscire dalla crisi l'Italia
deve investire sulle donne: lo dice la Banca d'Italia, lo dice
l'Ocse, lo dicono le statistiche, lo diciamo tutte noi da oltre un
secolo di lotte e conquiste. Non vogliamo più essere ‘ragazze
interrotte’, in precario equilibrio sul filo della vita: ci
rimettiamo in gioco ogni giorno, a tutti i livelli e vogliamo una
politica per le donne, con le donne.
L'agenda
SEL delle donne per le donne:
lavoro, welfare, cultura, contrasto alla violenza, partecipazione:
-
nuovi asili nido per coprire in 3 anni il 30% dei bambini 0-3 anni
-
bilancio di genere
- incentivi per l'occupazione femminile e congedo di paternità obbligatorio
- incentivi per l'occupazione femminile e congedo di paternità obbligatorio
-
pieno ripristino della Legge 188 contro le dimissioni in bianco
-
piena applicazione della 194 e revisione della legge 40 sulla
fecondazione assistita
-
codice di autoregolamentazione per donne e media
-
educazione e prevensione contro la violenza di genere nelle scuole e
nei luoghi di lavoro, rifinanziamento dei centri antiviolenza
-
democrazia paritaria (50-50) nella nuova legge elettorale.
Noi di Sel siamo
stati i primi ad avere nello statuto la parità di genere e non la
‘quota rosa’, i primi ad aver formato giunte comunali e
regionali con pari rappresentanza di donne e uomini e ad aver
candidato pari numero di donne e uomini in posizione eleggibile.
Ripartire da queste cose fatte e da questa agenda da realizzare nei primi mesi di un governo di centrosinistra, è l'impegno che porto con me.
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